Gentilissime Colleghe,
Gentilissimi Colleghi,
l’Associazione Forense Emilio Conte ha da sempre fatto della riforma della Cassa Forense una delle proprie battaglie più importanti.
La Nostra categoria dovrebbe avere nella Cassa un alleato, una sorta di Banca, che lo possa sostenere nei momenti meno facili, ai quali purtroppo sempre più colleghi stanno andando incontro.
Purtroppo non è così!
Da anni la Cassa è divenuta una entità dalla quale difendersi e della quale avere timore per l’aggressività che mostra nel pretendere e recuperare i contributi che sempre di più si fa fatica a versare.
Anche la gestione di questo momento emergenziale dovuta prima alla pandemia da Covid 19 ed ora per la crisi fra Ucraina e Russia – i cui effetti nefasti si riverberano direttamente sulla nostra economia e quindi sulla nostra Categoria – ha fatto emergere l’inadeguatezza della funzione svolta dai nostri rappresentanti, ma ancora di più dell’erronea organizzazione che presiede alle decisioni prese dall’Ente.
Non possiamo quindi che concludere che la misura è divenuta colma: è ORA di dire BASTA!
Per questo, Noi di AFEC con un gruppo di giovani Colleghi, che esprimono l’idea di una politica forense di qualità, abbiamo deciso di candidarci direttamente con l’ambizione di riformare profondamente il nostro istituto previdenziale.
A tal fine, il nostro programma elettorale prevede azioni politiche tese a creare un sistema più vicino agli interessi di tutti i partecipanti alla Categoria, sia di coloro i quali fanno fatica anche a versare i contributi minimi sia di coloro che percepiscono redditi elevati, avendo a mente naturalmente la sostenibilità del sistema:
1) cancellazione del balzello del contributo minimo e contribuzione in base al reddito;
2) moratoria e superamento delle attuali rigidità per chi è in arretrato con i contributi;
3) revisione integrale degli interessi sanzionatori che cadono come una “mannaia” sui Colleghi in ritardo sui pagamenti previsti e previsione di rateizzazioni non onerose;
4) nuovo sistema di pagamento rateale del contributo previdenziale, con un interesse agevolativo, che consenta l’adempimento dei Colleghi in linea con l’attuale crisi economica;
5) l’acquisto pro solvendo dei crediti verso clienti confermati a tassi non speculativi da parte della Cassa, nonché compensazione immediata dei crediti certi verso la PA (come quelli del gratuito patrocinio) con i debiti verso la Cassa;
6) agevolazioni reali verso i neogenitori, con previsione di esonero dal pagamento dei contributi e/o sistemi di aiuto-finanziamento;
7) creazione di una effettiva ed agevole struttura all’interno della Cassa con la funzione di Confidi per l’acquisto/ristrutturazione degli studi legali, per l’acquisto delle attrezzature e per le fidejussioni sui contratti di locazione, a tassi non speculativi;
8) riduzione degli attuali costi esorbitanti per il riscatto degli anni di laurea e del praticantato;
9) semplificazione e gratuità per il ricongiungimento dei periodi contributivi con altre Casse;
10) esclusione del contributo integrativo del 4% in caso di prestazioni rese tra avvocati ed in favore di soggetti esteri;
11) superamento del tetto massimo pensionistico attuale, avendo a mente in egual misura gli interessi degli avvocati con basso o alto reddito;
12) creazione di convenzioni di effettiva utilità ed in cui la Cassa sia il soggetto che detta le condizioni, quale: polizza sanitaria da estendere anche ai familiari; polizza di responsabilità professionale a costo politico; sistemi di finanziamento ai clienti per il pagamento delle parcelle; finanziamenti per l’apertura e ristrutturazione degli studi; pensioni integrative;
13) miglioramento e maggiore trasparenza dell’attuale sistema di comunicazione con la Cassa, farraginoso e del tutto insufficiente, anche mediante sburocratizzazione dei procedimenti della Cassa in cui è direttamente coinvolto l’avvocato;
14) miglioramento della contribuzione volontaria, al fine di renderla realmente più conveniente rispetto alle polizze private;
15) sostenibilità a lungo termine del sistema previdenziale forense, che tenga conto degli interessi degli iscritti.
Senza voler criticare apoditticamente il lavoro svolto dagli altri Colleghi che si candidano quali Delegati uscenti od avendo già svolto ruoli elettivi, la nostra compagine Associativa – che si caratterizza per la giovane età media ma supportata comunque dalla grande tradizione della nostra Associazione – riteniamo di poter attuare un reale cambiamento con la libertà di chi non ha di chi non ha paura di voltare veramente pagina.
Con l’obiettivo esclusivo di migliorare sensibilmente le condizioni di Noi Tutti.
Diamo Voce alla nostra Categoria con l’autorevolezza che ci contraddistingue.
Grazie.
Un caro e cordiale saluto.
Roma, 5 settembre 2022.
Il Direttivo AFEC – Associazione Forense Emilio Conte